Si chiama private banking l’evoluzione delle gestioni patrimoniali: un servizio di gestione individuale di patrimoni familiari di grandi dimensioni (qualche milione di euro) a elevato valore aggiunto.
La possibilità di intervento dell’investitore nelle scelte del gestore è ovviamente amplificata nel private banking. Alla semplice gestione si affianca un servizio di consulenza legale e tributaria in grado di pianificare sul piano fiscale (tax planning) ed ereditario (estate planning) l’intero patrimonio finanziario di una famiglia benestante.
Il sevizio di private banking si può estendere anche sul patrimonio immobiliare di una famiglia (che come è noto, rappresenta la parte preponderante della ricchezza degli italiani) e agli oggetti di valore (beni d’arte e così via).
I costi del private banking sono ovviamente superiori rispetto a quelli delle comuni gestioni patrimoniali, ma per investimenti considerevoli e con il passare degli anni possono addirittura rivelarsi inferiori. In genere, comunque, i potenziali clienti del private banking non sono tanto interessati ai costi, quanto al servizio e al valore aggiunto.